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Stoccaggio e trattamento rifiuti: norme tecniche e aggiornamenti normativi

Lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti rappresentano due fasi fondamentali nella gestione dei rifiuti urbani e speciali. Queste attività sono soggette a una normativa tecnica sempre più dettagliata, volta a garantire la tutela ambientale, la salute pubblica e l’efficienza del sistema di smaltimento. In particolare, con l’entrata in vigore del DM 26 luglio 2022, si è compiuto un passo significativo verso l’armonizzazione delle regole tecniche a livello nazionale.

Che cosa si intende per stoccaggio e trattamento?

Lo stoccaggio dei rifiuti consiste nel deposito temporaneo o definitivo degli stessi in appositi impianti o aree attrezzate, prima di avviarli a trattamenti successivi, al recupero o allo smaltimento. Può avvenire all’interno dell’azienda produttrice (deposito temporaneo) oppure presso impianti autorizzati. Il trattamento dei rifiuti, invece, comprende tutte le operazioni meccaniche, fisiche, chimiche o biologiche volte a modificarne le caratteristiche per facilitarne il recupero o renderli innocui.

Le novità introdotte dal DM 26 luglio 2022

Il Decreto Ministeriale 26 luglio 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 settembre 2022, ha introdotto le nuove norme tecniche per gli impianti di trattamento dei rifiuti, compresi gli impianti di stoccaggio. Si tratta di un provvedimento molto atteso, che definisce con chiarezza:

  • i criteri generali di progettazione e gestione degli impianti,
  • i requisiti tecnici e ambientali per il trattamento meccanico-biologico (TMB),
  • le modalità di messa in sicurezza e prevenzione del rischio ambientale,
  • le modalità di monitoraggio e controllo.

Tra gli aspetti più rilevanti del decreto, vi è l’obbligo per gli impianti esistenti di adeguarsi ai nuovi requisiti entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore. Questo significa che le aziende operanti nel settore devono rivedere i propri processi interni, valutare l’adeguatezza delle strutture e aggiornare le autorizzazioni ambientali in coerenza con i nuovi standard.

Implicazioni per gli operatori del settore

Le nuove norme impongono un approccio più rigoroso e strutturato nella gestione dei rifiuti. Gli impianti devono dotarsi di sistemi di controllo più avanzati, documentare puntualmente le attività svolte e garantire che tutte le operazioni avvengano nel rispetto della normativa ambientale.

Inoltre, il decreto rafforza il concetto di tracciabilità dei rifiuti e di responsabilità estesa del produttore, promuovendo un’economia circolare che punta al recupero di materia e alla riduzione dell’impatto ambientale.

Il DM 26 luglio 2022 rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di transizione ecologica del nostro Paese. Fornisce un quadro tecnico-normativo chiaro e aggiornato per lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti, e sollecita gli operatori del settore a investire in qualità, sicurezza e sostenibilità.

Un passo necessario per trasformare i rifiuti da problema a risorsa.

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