Lo smaltimento dei rifiuti è un’attività fondamentale per garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Esistono tre principali modalità di smaltimento, ognuna con caratteristiche e impatti differenti: discarica, incenerimento e riciclo. Comprendere come funzionano queste modalità e cosa possiamo fare a livello domestico, specialmente in relazione alla raccolta residuale, è il primo passo per contribuire a un sistema più sostenibile.
Le operazioni di smaltimento iniziano dalla raccolta e dal trasporto dei rifiuti fino al loro trattamento finale. Le tre modalità principali sono:
La raccolta residuale, detta anche “indifferenziata”, è destinata ai rifiuti che non possono essere riciclati o compostati. È importante utilizzarla correttamente per non compromettere il funzionamento dell’intero sistema di raccolta differenziata. Ecco alcuni esempi di cosa può essere conferito nella raccolta residuale:
Al contrario, non vanno mai nella raccolta residuale i rifiuti pericolosi (pile, farmaci, vernici), i RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), né i materiali riciclabili che devono essere conferiti nelle apposite raccolte.
La corretta gestione dei rifiuti richiede consapevolezza e partecipazione da parte di tutti. Scegliere accuratamente dove buttare ogni oggetto, ridurre la produzione di rifiuti e preferire il riuso sono azioni quotidiane che fanno una grande differenza. Ogni gesto conta: solo con l’impegno collettivo possiamo ridurre l’impatto ambientale del nostro stile di vita e contribuire a un futuro più sostenibile.